domenica 12 luglio 2009

DELIRIO POLITICO


Uniti per Suvereto risponde al Sindaco.

E' molto grave registrare come l'intervento del capogruppo di UnitiperSuvereto al primo consiglio comunale, in merito alle modifiche da apportare per rendere più trasparenti le linee guida per la nomina dei rappresentati del comune presso enti ed aziende, sia stato minimizzato dalla maggioranza e definito "delirio politico" dal sindaco stesso.

E' imbarazzante riscontrare memoria corta e profonda incongruenza con il loro stesso partito, infatti le modifiche suggerite nel nostro intervento altro non erano che un riferimento ad una direttiva che nel dicembre del 2007, in pieno governo Prodi, l'allora Ministro per le Riforme della Pubblica amministrazione Luigi Nicolais, aveva inviato a tutti i Comuni, Province, Regioni, enti pubblici etc... Direttiva scritta come tentativo per arginare l'abitudine della politica italiana a "lottizzare" i posti da dirigente pubblico e le loro designazioni, senza considerare minimamente le competenze degli stessi.

Il ministro stesso, richiamando in materia alcuni dispositivi di Corte dei Conti e Corte Costituzionale, indicava aspetti che dovrebbero essere considerati nell'ottica di una corretta procedura per il conferimento degli incarichi, che sono gli stessi da noi suggeriti.
Vorremmo richiamare l'attenzione non solo dei cittadini, ma soprattutto dei Consiglieri comunali della maggioranza e del Sindaco che nel testo della direttiva pubblicato sulla G.U. n°47 del 25 febbraio 2008 si enuncia testualmente il principio della distinzione tra funzione di
indirizzo politico-amministrativo degli organi di governo e funzione di gestione e attuazione amministrativa dei dirigenti, secondo cui la dipendenza funzionale del dirigente non può diventare dipendenza politica.

Prendendo atto che il "delirio politico" a cui si riferiva il sindaco, era quello dello stesso partito che rappresenta e del quale, a quanto pare, non sposa le indicazioni date, in conclusione invitiamo la maggioranza ad abbandonare definitivamente toni arroganti e inopportuni, per essere invece più elastica e democratica nell'ascoltare le indicazioni di una minoranza, la quale è dentro al consiglio non per distruggere, ma per costruire un Comune migliore per i cittadini.

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